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Note Biografiche





I Messali

La serie dei “Messali” di Italo Medda è una serie di libri-oggetto che rimanda alla dimensione del sacro, intesa in senso antropologico.

L'opera in esame riunisce due degli aspetti tipici del lavoro di questo artista, che risiedono nel titolo dell'opera e nel tipo di linguaggio adoperato. Il primo aspetto, quello denunciato dal titolo di quest'opera (Un'icona per Sarajevo), mostra la particolarità di Medda di unire sempre, nell'intera sua produzione artistica (a prescindere dalla tecnica usata), l'impegno artistico e culturale a quello sociale e politico. I suoi primi “Messali” nascono proprio così, per denunciare la tragedia bosniaca che macchia l'apertura dell'ultimo decennio del secolo appena conclusosi e scuote, con la sua vicinanza al mondo “dorato” e “sereno” delle potenze europee, le coscienze di quelli che avevano potuto dimenticare, complice la distanza fisica, gli altri numerosi e più antichi conflitti distribuiti nel mondo intero. Il secondo aspetto, cioè il tipo di linguaggio adoperato, è costituito da un tipo di rappresentazione antinaturalistica (bidimensionalità, mancanza di prospettiva, figurazioni simboliche più che mimetiche, fondo oro), che sembra riallacciarsi alle tappe della cultura artistica sarda (dominazione bizantina; declinazione fiamminga del rinascimento, portato dagli spagnoli), che, coerentemente con un originale substrato culturale tutt'oggi ignoto e misterioso, quanto durevole e resistente, rimase impermeabile ai canoni dell'arte romana e ai suoi sviluppi.

Un linguaggio, dunque, che azzera il tempo e lo spazio, o almeno le loro convenzioni rappresentative, per parlare con segni anteriori ai codici rappresentativi della “civiltà”, con segni che condensano i significati più che dipanarli, e che costituiscono il linguaggio che è veramente comune a tutti gli uomini , perché depositato nell'inconscio collettivo universale, allo stesso modo in cui i materiali sono segnati, loro malgrado, dal tempo, dagli agenti atmosferici, dalle operazioni alchemiche dell'artista.

Tiziana Di Franco

( Da “Il libro d'artista italiano nel Novecento”, tesi di laurea in Storia dell'Arte Contemporanea – Università degli Studi di Napoli – Anno Accademico 1999-2000)